Castello di
Sorbello

Il Castello di Sorbello, situato su di un’altura davanti al Reschio – nel comune di Cortona – ma non lontano da Umbertide, al confine un tempo tra il granducato di Toscana e lo Stato Pontificio, è testimone vivo della storia del feudo imperiale di Sorbello che rimase automono per 4 secoli fino al 1815, tutt’ora proprietà della famiglia che lo fondò nel X secolo e che ancora oggi lo abita.

Frutto della stratificazione secolare di opere di modifica per rispondere dapprima alle esigenze di difesa e belliche e più recentemente a quelle di dimora. Originariamente, infatti, aveva l’aspetto di una piccola fortezza facente parte di una vasta rete di avancorpi bellici destinati a scopi difensivi voluta dai Marchesi del Monte.

Nel XVI secolo, invece, Ludovico III volle dare al Castello di Sorbello l’immagine di corte per sottolineare il suo stato di indipendenza e sovranità, nonché per favorire l’amministrazione del feudo imperiale, aggiungendo all’iniziale torre difensiva un grande mastio che domina l’ingresso, un nuovo scalone d’accesso, sale con stucchi e dipinti, un ampio atrio con cortile che consente l’accesso ad una chiesa.

Architettura del castello

Il Castello di Sorbello è caratterizzato da un massiccio palazzo a pianta rettangolare con torre merlata su basamento trapezoidale con forti rastremature ed accenno a bastionatura con guardiole ai vertici.

L’edificio non dispone di mura di cinta, ma di due maestosi ingressi, uno orientato a est, l’altro a ovest, collegati attraverso un’ampia corte. In mezzo a questa si erge uno scalone, illuminato da un secondo cortile, che sovrasta i locali un tempo adibiti a carcere feudale.

L’androne, la scalea, il corpo di guardia, le prigioni sono tutti particolari che ricordano i tempi feudali mentre l’interno del monumentale edificio è stato quasi totalmente ricostruito nel Seicento secondo il gusto barocco.

Oggi il Castello è costituito da 365 stanze secondo la composizione dell’anno solare. Per l’arredamento e le opere d’arte conservate sono interessanti anche il piano nobile, la sala del Marchese, del Trono e dei Busti, rappresentanti molti componenti della dinastia.

Dal 1416 al 1815: la storia del feudo

Il feudo dei Bourbon di Sorbello era denominato imperiale perché concesso nel 1416 dall’imperatore Sigismondo di Lussemburgo (1410-1437) a Lodovico I (1416-1441), appartenente ad una linea collaterale dei Bourbon del Monte, marchesi del Monte Santa Maria: la sovranità su questo piccolo ma strategico territorio (4 km² e 500 abitanti) durò fino al Congresso di Vienna. I feudatari rogavano atti pubblici, riconosciuti dagli altri governi e amministravano la giustizia civile e penale in una sala del castello.

Il marchesato dipendeva dal Sacro Romano Impero, ma, per motivi di tutela e difesa in caso di guerra, aveva sottoscritto un atto di accomandigia con il granducato di Toscana: il 24 giugno di ogni anno i Sorbello partecipavano, a Firenze, al corteo di San Giovanni Battista per l’omaggio feudale ed erano i primi nella gerarchia dei nobili titolari.

I Ranieri di Sorbello

I marchesi, dopo che i Bourbon di Sorbello si estinsero nei Ranieri a seguito del matrimonio fra Giovanni Antonio e Altavilla, pronipote dell’ultimo feudatario reggente Lodovico IV (1805-1815), utilizzavano la rocca come residenza estiva, unitamente alla villa del Pischiello sulle colline del lago Trasimeno.

Oggi la famiglia Ranieri e l’omonima fondazione preservano questo sito d’interesse storico ed artistico offrendo l’opportunità di visite guidate. Nel sito della fondazione si legge: “Vogliamo offrirvi l’opportunità di sperimentare un viaggio nei secoli passati in questo luogo unico nel suo genere, dove la memoria dei tempi andati è stata preservata grazie soprattutto alla sua distanza dalle grandi linee di comunicazione e dalle principali città.”

Il fantasma di Battistello di Sorbello

Si parla dell’inquietante presenza di un macabro fantasma che ogni 19 luglio farebbe la sua comparsa all’interno del Castello di Sorbello.

Il Marchese Uguccione Ranieri riferisce che trattasi del fantasma di Battistello di Sorbello, figlio legittimato di Guidone I e della favorita Rosa di Bagnolo, fatto decapitare nella sala di giustizia del castello proprio il 19 luglio del 1558 per volere dello zio Lodovico II per timore che ostacolasse la successione del proprio erede Tancredi II.

Lo spettro avrebbe la testa penzolante e compirebbe una sorta di rito apparendo nella Sala del Trono, percorrendo la Sala dei Busti ed infine soffermandosi attraverso una scalinata non più esistente nel luogo dove venne decapitato.

Fonti:

Visite guidate

Aperto solo su prenotazione da maggio ad ottobre con visite guidate in lingua italiana o inglese. Costo del biglietto € 10,00 a persona (€ 5,00 per i bambini sotto i 10 anni)

Info utili

  • Coordinate GPS: 43.2866255 12.2028222
  • Distanza: 11,8 km
  • Tempi di percorrenza in auto: 17 min
  • Tempi di percorrenza a piedi: 2 h 28 min
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